Qual è la durata di un trattamento nanoceramico per auto?
La durata di un rivestimento nanoceramico per auto può variare in funzione di diversi fattori come:
- La qualità del prodotto
- Il tipo di trattamento
- Il tipo di vernice dell’auto
- La corretta applicazione
- La corretta manutenzione
- Il tipo di utilizzo dell’auto
- Le condizioni ambientali
Anche solo uno di questi fattori può fare un’enorme differenza.
Approfondiamoli uno per uno.
1. Qualità del prodotto
Se si utilizza un prodotto di scarsa qualità, non solo non sarà in grado di assicurare delle buone performance, ma avrà anche una durata limitata. Anche di pochi mesi.
La scelta di un prodotto di qualità riconosciuta è quindi il primo passo per ottenere un rivestimento nanoceramico di qualità.
2. Tipo di trattamento
Anzitutto bisogna fare una distinzione tra due categorie di coating nanoceramici:
a) Coating Monostrato
b) Coating Multistrato
La categoria dei coating monostrato comprende quei prodotti in cui è prevista una sola applicazione, una sola mano.
Hanno certamente il vantaggio di essere più semplici e più rapidi da applicare rispetto ai multistrato.
Tuttavia, poiché è composto da un solo strato, ha generalmente una durata limitata rispetto a un rivestimento multistrato più robusto.
La categoria dei coating multistrato, come suggerisce il nome, è composto da più strati sovrapposti.
In generale il nanocoating multistrato offre una maggiore durabilità e una protezione più avanzata rispetto al monostrato.
Sopratutto perché è possibile creare uno spessore maggiore, che è un fattore importantissimo sia dal punto vista protettivo sia dal punto di vista estetico perché aumenta la brillantezza.
Tuttavia, i nanocoating multistrato possono essere più complessi da applicare e richiedere procedure di preparazione più dettagliate per garantire l’adesione tra gli strati
Rimando nel tema dell’argomento, con i coating multistrato è possibile fare differenti tipi di trattamenti.
Per esempio nel brand Ceramic Pro la stratificazione svolge il ruolo principale sia in ambito durata e brillantezza sia in ambito di prestazioni.
3. Tipo di vernice dell’auto
La durezza e la porosità delle vernici/trasparenti delle auto non sono tutte uguali.
Variano secondo il produttore e il tipo di auto.
E ciò incide sul trattamento nanoceramico.
Per esempio un’auto con una vernice più porosa assorbe più prodotto, per cui lo strato di nanocoating che rimarrà sulla superficie sarà più sottile e meno uniforme.
Nel caso di vernici porose è opportuno utilizzare maggiore quantità di prodotto, ma non sempre è possibile con i coating monostrato.
In questi casi l’ottimale è il coating multistrato, dove il primo strato va quasi totalmente in profondità, mentre gli strati successivi creano lo spessore in superficie.
Anche nel caso di vernici molto morbide (es. Tesla) è opportuno utilizzare una maggiore quantità di prodotto.
4. Corretta applicazione
Possiamo avere il miglior prodotto del mondo, ma se non lo si applica nel modo corretto può rivelarsi totalmente inutile, se non addirittura dannoso.
Ci sono tanti aspetti da curare come: contaminanti dell’aria, tempi di applicazione, temperatura e umidità, impianto di illuminazione, prodotti preparatori, metodi di asciugatura del prodotto, metodi per la risoluzione di problemi ecc.
Problemi dovuti alla cattiva applicazione possono verificarsi anche a distanza di mesi dal trattamento.
Seguire scrupolosamente il protocollo non sempre però è sufficiente per assicurare una corretta applicazione.
A volte si presentano situazioni imprevedibili dove solo l’esperienza può aiutare.
Per es. può capitare un’auto con un nuovo tipo di vernice, oppure un’auto sulla quale in passato è stato applicato un prodotto sconosciuto sulla vernice che ne ha cambiato le caratteristiche.
Un professionista con esperienza è la base da cui partire quando si decide di fare un trattamento nanoceramico sulla propria auto.
5. Corretta manutenzione
La manutenzione post trattamento ha lo scopo di preservare il rivestimento nanoceramico, quindi aumentarne la sua durata.
Ma che cosa si intende esattamente per manutenzione di un trattamento ceramico?
Generalmente si intende l’applicazione di un prodotto di mantenimento che ha il compito di rimpiazzare la naturale perdita di nanoparticelle della parte più superficiale del coating.
Il mantenimento dovrebbe essere fatto in funzione dello stress che subisce l’auto.
Un’auto fortemente stressata è infatti soggetta a perdere più nanoparticelle di un’auto poco stressata.
Il mantenimento di un coating nanoceramico varia da prodotto a prodotto, per cui è opportuno seguire le indicazioni del produttore.
Nella maggioranza dei casi il mantenimento può considerarsi un’operazione di routine approssimativa.
Nel senso che si ipotizza una certa usura del coating e in relazione a ciò si programma la frequenza del mantenimento.
Un segnale che determina il cedimento del coating è senz’altro la perdita della proprietà idrofobica, tuttavia per verificare con più precisione lo stato di salute del coating, sarebbe opportuno utilizzare strumenti di misurazione specifici come lo spessimetro di precisione e il glossmetro.
Pochissimi operatori del settore però sono in possesso di questi strumenti.
6. Tipo di utilizzo dell’auto
Il modo in cui si utilizza l’auto determina il tipo di stress cui è sottoposta, di conseguenza la durata del nanorivestimento.
Il nanorivestimento è quello strato di nanoparticelle che viene creato sopra la superficie.
Gli agenti esterni come l’abrasione e le sostanze chimiche staccano pian piano queste nanoparticelle, assottigliando quindi lo strato protettivo (nanorivestimento).
Facciamo un esempio pratico per rendere l’idea.
Supponiamo di avere due auto identiche sulle quali si effettua lo stesso tipo di trattamento.
L’auto a) percorre 30.000 km l’anno, fa tanta autostrada, spesso ad alte velocità, non ha un ricovero al coperto, viene lavata raramente e con prodotti per la pulizia aggressivi.
L’auto b) percorre 10.000 km l’anno, di cui pochi in autostrada, viaggia generalmente a un’andatura moderata, possiede un garage e viene lavata periodicamente con shampoo neutro.
L’auto a), come si può capire, è soggetta a maggiore abrasione data dall’attrito dell’aria e dalla maggiore esposizione ai contaminanti. Inoltre, per il fatto di stare sempre all’aperto, è maggiormente stressata dall’umidità e dalla maggiore esposizione agli agenti atmosferici.
Tutti elementi che danneggiano e consumano lo strato di nanocoating.
7. Condizioni ambientali
Vento, sole, sale, sabbia, umidità dell’aria, piogge (specie se acide) contribuiscono a danneggiare il nanorivestimento.
Va da sé che anche la zona geografica assume la sua importanza nel contesto di logoramento del coating.
Fatte queste considerazioni, un rivestimento nanoceramico può durare qualche mese come diversi anni.
Supponendo di utilizzare un prodotto professionale, applicarlo correttamente ed eseguire la corretta manutenzione, la sua durata è generalmente superiore ai due-tre anni.
Alcuni trattamenti possono durare anche oltre 5-7 anni.
Ceramic Pro, per es. ha un programma specifico per la durata a vita. Naturalmente a fronte di un trattamento e di un mantenimento specifico che tiene conto del tipo di auto e dello stress cui abitualmente è sottoposta.
ATTENZIONE a chi garantisce delle durate troppo precise, es. 12 mesi, 18 mesi, 24 mesi oppure 15.000 km, 30.000 km, 50.000 km ecc.
Spesso chi pubblica tali informazioni non è sufficientemente informato sulla natura del nanoceramico e non possiede neppure gli strumenti adatti per fare una misurazione di precisione.
Vedi anche “Quanto costa un trattamento nanoceramico per auto”
Vedi anche “Il mercato dei trattamenti nanoceramici in Italia”
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